27.11.2012 | tec21 | Thomas Müller

AD 2/2012: revisione dello Statuto societario

I delegati della SIA hanno approvato la revisione dello Statuto societario e la pubblicazione della nuova Norma SIA 118 «Condizioni generali per l’esecuzione dei lavori di costruzione». Per contro, la pubblicazione del Regolamento SIA 144 concernente le offerte di prestazione di ingegneri e architetti non ha avuto, anche se di poco, il benestare dell’Assemblea.

In occasione della seconda Assemblea dei delegati di quest’anno, tenutasi il 10 novembre a Sciaffusa, i delegati della SIA hanno trattato temi cruciali, tanto da protrarre l’incontro fino alle prime ore della sera. Dopo circa sette ore di intensa discussione, i delegati hanno infine approvato la revisione dello Statuto necessaria ai fini dello Sviluppo organizzativo (cfr. TEC21 n. 42-43, pagg. 38-39 / Tracés n. 20, pagg. 30-31), la pubblicazione della Norma SIA 118 Condizioni generali per l’esecuzione dei lavori di costruzione, nonché il Budget 2013. La pubblicazione dell’ormai da lungo tempo atteso Regolamento SIA 144 concernente le offerte di prestazione di ingegneri e architetti non ha invece ricevuto, anche se di poco, l’approvazione della maggioranza.

Assolutamente indiscusso è stato il conferimento del titolo di membro d’onore a Klaus Fischli per l’impegno straordinario profuso per molti anni al servizio della SIA. Dal novembre del 1982 al dicembre del 2006, Klaus Fischli ha lavorato presso il Segretariato generale; in qualità di responsabile per le norme dell’edilizia, dal 1987 alla seconda metà degli anni Novanta si è occupato di temi allora emergenti, tra cui l'ecologia, l'ambiente e la sostenibilità. Dal 1995 in poi, si è occupato dell’ambito concorsi e dopo il 2000 anche dell’assistenza ai nuovi gruppi professionali. Tra grandi ovazioni, Klaus Fischli ha accolto i ringraziamenti della Direzione e dei delegati. 

Revisione dello Statuto

La Direzione ha accolto soddisfatta la decisione dell’Assemblea dei delegati che ha approvato in modo chiaro (44 voti favorevoli, due contrari e quattro astenuti) la proposta di revisione statutaria. Il nuovo Statuto entrerà in vigore il 1° gennaio 2013. La revisione mira innanzitutto a ottimizzare l’efficienza e l’efficacia delle attività svolte dalla Società, regolamentare in modo più chiaro le diverse competenze e responsabilità e professionalizzare i processi decisionali. L'Assemblea avrà d’ora in poi una maggiore influenza, potrà deliberare anche in materia di politica societaria e sarà altresì chiamata a definire i temi strategici.

Inoltre i delegati saranno designati dalle rispettive sezioni o gruppi professionali con un mandato fisso di due anni. In sostituzione alla Conferenza dei presidenti che prevedeva il riunirsi di tutti i presidenti delle sezioni, dei gruppi professionali e delle associazioni di specialisti due volte l’anno prima dell'Assemblea, d’ora in poi si terrà una volta l’anno una conferenza delle sezioni e una dei gruppi professionali. Entrambe le conferenze avranno inoltre diritto di proposta nei confronti della Direzione. D’ora in poi saranno eliminate le categorie di affiliazione membro associato e membro partner. In cambio verrà introdotta una nuova categoria a se stante, rivolta agli studenti, che andrà a completare le affiliazioni in qualità di membro individuale, membro d’onore e ditta.

Da ultimo, l'attuale Direzione verrà denominata Comitato, mentre il Segretariato generale è ribattezzato Organo di direzione; in futuro la Società non avrà dunque più un segretario generale, bensì un direttore. Il gruppo professionale Tecnica/Industria d’ora in avanti sarà chiamato semplicemente Tecnica, mentre il gruppo professionale Suolo/Acqua/Aria si chiamerà soltanto Ambiente. I due gruppi professionali Architettura e Ingegneria civile manterranno invece le rispettive denominazioni. Due proposte di modificazione dello Statuto, peraltro non del tutto irrilevanti, non hanno invece riscontrato l’approvazione dell’Assemblea. Per promuovere una visione interdisciplinare e stimolare la molteplicità di opinioni, e nell'ottica di un partenariato rispettoso, la Direzione proponeva una suddivisione paritetica del numero dei seggi tra sezioni e gruppi professionali, così che ciascuna delle 18 sezioni potesse designare due delegati tra i membri del proprio comitato, e ciascuno dei quattro gruppi professionali potesse scegliere nove delegati in seno al proprio consiglio. Nessuna opposizione è stata mossa nei confronti del nuovo numero di delegati (72) e nelle sezioni il sistema paritetico ha retto il colpo, nonostante la richiesta, giunta da parte delle Sezioni della Svizzera romanda, di introdurre la suddivisione proporzionale.

In seno ai gruppi professionali è stata invece definitivamente rifiutata la suddivisione paritetica. La richiesta, avanzata dal gruppo professionale Architettura e appoggiata dal gruppo professionale Ingegneria civile, poggiava sul fatto che, da un punto di vista democratico, fosse indispensabile che il diverso numero di membri nei gruppi professionali trovasse una corrispondenza anche nell’Assemblea dei delegati. In altre parole, i 36 seggi complessivi a disposizione dei gruppi professionali saranno d'ora in poi, in opposizione a quanto proposto dalla Direzione, suddivisi in modo proporzionale tra i singoli gruppi professionali, in relazione al corrispettivo numero di membri. Vi è tuttavia una limitazione: nessuno dei gruppi professionali potrà avere più di 18 seggi o meno di quattro seggi. In futuro gli architetti potranno designare la metà dei delegati, gli ingegneri civili circa dieci e i gruppi professionali Tecnica e Ambiente quattro delegati ciascuno.

SIA 118

L’attesa revisione della Norma SIA 118 è stata resa nota da Peter Gauch, professore di diritto contrattuale e diritto in materia di responsabilità civile presso l’Università di Friburgo. Dopo l'introduzione di Adrian Altenburger, membro della Direzione e presidente della Commissione centrale delle norme e dei regolamenti, il Presidente della SIA Stefan Cadosch ha invitato il professor Gauch a illustrare l’argomento e formulare le proprie considerazioni. Il professore ha ribadito che i piccoli e medi committenti non sono stati coinvolti nel progetto di rielaborazione della norma, così facendo non si è garantito uno dei principi fondamentali da rispettare nell’ambito dell’elaborazione delle norme SIA, ovvero quello della parità. Inoltre, sono stati apportati molti adeguamenti di tipo linguistico, in realtà non del tutto necessari, trascurando invece altri problemi importanti come la regolamentazione dei prezzi complementari.

Hans Ruedi Spiess, presidente della Commissione SIA 118, ha poi elencato i preponderanti vantaggi della revisione. In particolare, egli ha sottolineato che l’elaborazione della norma è retta dall’intento di non modificare la ponderazione di diritti e obblighi delle parti interessate. La Commissione ha infatti preferito mantenere le regolamentazioni esistenti invece di operare uno spostamento delle forze. Ciò, tra le altre cose, ha indotto l’Associazione svizzera dei proprietari fondiari a uscire, di propria iniziativa, dalla Commissione, poiché impossibilitata a garantire una situazione migliore per i piccoli e medi committenti da lei rappresentati. I delegati hanno seguito la richiesta di Spiess e Altenburger, approvando la pubblicazione della nuova Norma SIA 118 con 26 voti favorevoli e 12 contrari.

SIA 144

Il Regolamento dei concorsi d’architettura e ingegneria SIA 142 e il Regolamento dei mandati di studio in parallelo d'architettura e d'ingegneria SIA 143 fissano il cosiddetto bando di concorso basato sulla soluzione. L’altra forma di aggiudicazione, e quella più spesso impiegata, è basata sulla prestazione ma finora non è regolamentata dalla SIA. Con il nuovo Regolamento SIA 144 concernente le offerte di prestazione di ingegneri e architetti la Direzione della SIA voleva colmare questa grande lacuna. I tempi non sembrano tuttavia essere ancora maturi, la richiesta è stata infatti rifiutata, anche se di poco (20 voti contrari contro 18 favorevoli).

Anche se nella sala echeggiava chiara la necessità di introdurre una regolamentazione in tal senso, soprattutto gli architetti presenti hanno preferito seguire la raccomandazione di rifiuto suggerita, già prima dell’Assemblea dei delegati, dalla Commissione della concorrenza SIA e dalla Federazione degli architetti svizzeri (FAS). Mentre per alcuni si trattava solo di chiarire ancora solo qualche piccolo dettaglio, altri hanno reso manifesta una diffidenza di fondo. A detta di Daniel Meyer, membro della Direzione e presidente della Commissione SIA 144, tale diffidenza si spiega con la paura che il Regolamento SIA 144 possa influire sui Regolamenti SIA 142 e 143, ormai collaudati, un timore che, secondo Meyer è del tutto infondato. Se di fatto si tratterà soltanto di precisare alcuni concetti, ciò che peraltro ha confermato all’unanimità anche la votazione consultiva, sarà necessario reagire entro breve, ovvero in occasione della prossima Assemblea dei delegati, prevista per il mese di maggio del 2013, al fine di procedere con la pubblicazione.

Thomas Müller, responsabile Comunicazione SIA