nuovo e vecchio
Urbanismo per medicina di punta
Ospedali moderni e urbanismo, così di primo acchito, sembrano essere in contraddizione. Come sviluppare in futuro un grande ospedale universitario guadagnando nel contempo identità spaziale? Un evento, tenutosi il 26 agosto 2015 presso il Museo storico di Berna, ha dimostrato in che modo ciò sia possibile. Su invito del Centro nazionale di informazione per la conservazione dei beni culturali NIKE, dell'Architekturforum Bern e della SIA, Norbert Schachtner collaboratore presso lo studio di architettura Henn Architekten di Monaco di Baviera e Jean-Daniel Gross, incaricato della tutela dei monumenti storici nella Città di Berna, hanno esposto il proprio punto di vista sul master plan dello storico «Inselspital».
- L’identità attraverso l'urbanismo: l'architetto Norbert Schachtner (a sinistra) e Jean-Daniel Gross (a destra), incaricato della tutela dei monumenti storici, discutono animatamente con la moderatrice Claudia Schwalfenberg (Foto: Dominique Uldry, Berna)
- Pensato fino al 2060: modello del master plan dello storico Inselspital di Berna. © Henn Architekten
Aree industriali trasformate in spazi urbani
Molti degli attuali progetti edilizi hanno la pretesa di creare una città nella città - ne sono un esempio il sedime industriale della Toni a Zurigo, come pure l'area di quello che un tempo fu il birrificio Gurten, a Berna. In occasione di un evento organizzato dalla SIA in cooperazione con il Centro nazionale di informazione per la conservazione dei beni culturali NIKE e l'Architekturforum Bern, avuto luogo il 9 settembre 2014 presso il Kornhausforum di Berna, si è illustrato e delucidato in che modo sia stato possibile trasformare entrambe le aree industriali.
- Donat Senn, contitolare GWJ Architektur (a sinistra), e Marco Castellano, responsabile Raum/Bau ZHdK (a destra) a colloquio con Claudia Schwalfenberg, responsabile Cultura della costruzione SIA. (Foto: Manu Friedrich)
Senza valore, non c'è monumento storico.
La ristrutturazione dei monumenti storici degli anni Cinquanta e Sessanta pone gli interessati di fronte a grandi sfide. La determinazione del valore attribuito al monumento storico è un aspetto di centrale importanza, ciò è quanto è scaturito dall’incontro del 4 settembre 2013 a Berna, organizzato quale preambolo alle Giornate europee del patrimonio. Franz Graf e Giulia Marino, del Politecnico federale di Losanna, hanno presentato il proprio studio sul risanamento del grande insediamento ginevrino di Le Lignon. Stanislas Rück del Cantone di Friburgo ha invece illustrato alcune sue riflessioni sul rinnovo del municipio di Romont. I relatori sono intervenuti su invito della SIA, del Centro nazionale di informazione per la conservazione dei beni culturali NIKE e dell’Architekturforum di Berna.
- Stanislas Rück
- Franz Graf
Monumenti storici compositivi
Gli architetti erano da lungo tempo alla ricerca di una consapevole «svolta» nel confronto portato avanti in materia di monumenti storici. Oggi infatti riveste un’importanza di primo piano il desiderio di riunire e ricongiungere. Quale preambolo alle Giornate europee del patrimonio, Marco Graber e Roger Diener hanno presentato a Berna il 4 settembre 2012 due progetti che ripropongono il tema del rapporto tra vecchio e nuovo, prendendo come spunto l’accostamento pietra - cemento. All’evento, organizzato dalla SIA in collaborazione con l’Architektur Forum di Berna e il Centro nazionale di informazione per la conservazione dei beni culturali NIKE, ha partecipato oltre un centinaio di visitatori.
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TEC21 42 2014, Industrieareale zu Stadträumen, Claudia Schwalfenberg
TEC21 35 2014, Von Bier und Milch zu Wohnen und Kultur, Claudia Schwalfenberg
TEC21 41-42 2013, Ohne Wert kein Denkmal, Claudia Schwalfenberg
TEC21 33-34 2013, Denkmal und Energie, Claudia Schwalfenberg
Roger Dieners Thesen zur Baukultur
TEC21 39_2012, Kompositorische Denkmalpflege, Claudia Schwalfenberg