12.10.2012 | sia online | Stefan Cadosch

Strutture societarie professionalizzate

A dieci anni dall’ultima modifica dello Statuto, la SIA ha sottoposto la propria struttura societaria a un’accurata rivalutazione, nel quadro dello Sviluppo organizzativo (SO) attuato in vista della riorganizzazione della Società. Dalle concertazioni condotte per tre anni con l’organizzazione della SIA è scaturita una proposta di revisione statutaria. Il 10 novembre 2012 la proposta sarà presentata all’Assemblea dei delegati che deciderà in merito.

Quasi dieci anni dopo l'ultima modifica dello Statuto della SIA, attuata nel 2009, la Direzione ritiene ora opportuno rivalutare il raggiungimento degli obiettivi e l’organizzazione della Società. In particolare, occorre chiarire se le strutture esistenti possano, oggi come in passato, garantire un'attività societaria mirata ed efficiente, se le responsabilità siano regolamentate in modo chiaro e se sia garantita una trasparenza ottimale nel contesto societario.
Al proposito, la Direzione ha costituito tre anni or sono la commissione «Sviluppo organizzativo», composta dai presidenti dei quattro gruppi professionali della SIA, nonché dal Comitato direttivo del Segretariato generale e fondata attorno all’omonimo gruppo chiave, composto dai membri della Direzione e del Comitato direttivo del Segretariato generale. Frutto di un’intensa concertazione con l'organizzazione della SIA, il 19 aprile 2012 sono stati presentati e approvati dalla Direzione due documenti densi di contenuto. Primo fra questi lo Sviluppo organizzativo SIA 2012 che esplicita in quali ambiti la Direzione sia chiamata a intervenire e a operare alcuni adattamenti; il secondo documento consiste invece in una prima elaborazione dello Statuto. Entrambi i documenti hanno costituito la base per la consultazione avvenuta tra i rappresentanti dei gruppi professionali e delle sezioni e protrattasi fino al 15 agosto 2012. Le associazioni di specialisti sono state coinvolte attraverso i gruppi professionali.
La Direzione ha dedicato la riunione del 31 agosto e 1° settembre alla discussione dei risultati scaturiti dalla consultazione sullo Sviluppo organizzativo 2012. Essa ha accolto favorevolmente gran parte dei suggerimenti e delle proposte di miglioramento e ottimizzazione avanzati dai gruppi professionali e dalle sezioni, riprendendoli pari pari o apportando adeguamenti marginali. Circa il 20 per cento delle osservazioni e delle proposte formulate non hanno avuto un seguito. Tale decisione è attribuibile al fatto che alcune delle soluzioni finora attuate continuano a offrire un grande potenziale di ottimizzazione, oppure perché, prendendo spunto dalle reazioni dei gruppi professionali e delle sezioni si sono sviluppate altre proposte ancor più mirate.
Ne risulta una struttura societaria lungimirante e considerevolmente più efficiente ed efficace. Responsabilità regolamentate in modo chiaro e trasparente, meccanismi decisionali professionalizzati e identità intatta: ecco gli elementi che contribuiscono a incentivare la motivazione di tutti coloro che offrono volontariamente i propri servizi in favore della Società.

Più poteri all’Assemblea dei delegati e focalizzazione su obiettivi di ampio respiro
Occorre rafforzare l’influenza che l’Assemblea dei delegati (AD) esercita, quale organo direttivo supremo, nel contesto della Società centrale. Contemporaneamente è necessario consolidare anche la partecipazione delle sezioni, dei gruppi professionali e delle associazioni di specialisti. D’ora in poi l’AD, oltre a sancire le principali direttive (p. es. il regolamento interno) e fissare le procedure di affiliazione, uscita o esclusione dei membri, si vedrà impegnata anche nella definizione della politica societaria e sarà chiamata a definire i temi strategici e prioritari. I delegati saranno designati dalle rispettive sezioni o gruppi professionali con un mandato di due anni, lo scambio di informazioni tra la Società centrale e i delegati sarà semplificato e le responsabilità regolamentate in modo più chiaro.

Via libera all’interdisciplinarità
La Direzione continua a essere fermamente convinta dell’importanza dei gruppi professionali e resta fedele alla sua scelta. Per promuovere una visione interdisciplinare e stimolare la molteplicità di opinioni, la Direzione intende tuttavia modificare la quota dei voti dei gruppi professionali in seno all’Assemblea dei delegati. Vi è infatti una peculiarità che rende la SIA così unica ed eccezionale, soprattutto in vista delle sfide che il futuro ha in serbo, ovvero il vantaggio di riunire sotto lo stesso tetto gli architetti e gli ingegneri. La Direzione è inoltre fermamente convinta che anche all’interno della Società sia fondamentale tutelare l’arte delle singole discipline, il che ribadisce l'importanza dei gruppi professionali, come altrettanto fondamentale è continuare a promuovere e a mettere in atto, con una coerenza ancora maggiore, la collaborazione tra architetti e ingegneri, nonché il discorso portato avanti dalla SIA e ampiamente sostenuto a livello specialistico, regionale e culturale. Inoltre, dato che il lavoro della SIA è orientato soprattutto alla prassi, la Direzione ritiene che solo con una partecipazione equa di tutte le discipline, a prescindere dalla loro rappresentanza numerica all’interno della Società, sia possibile agevolare un approccio più equilibrato e armonioso in riferimento ai temi discussi. Alla luce di tali considerazioni e nell’ottica di un partenariato vero e rispettoso, come pure di una feconda e costruttiva cultura della relazione, la Direzione ha deciso di suddividere in modo paritetico il numero dei seggi dell’Assemblea dei delegati, tra sezioni e gruppi professionali. In futuro, ogni sezione potrà designare due delegati, tra i membri del proprio comitato, e ciascun gruppo professionale potrà scegliere nove delegati in seno al proprio consiglio. D’ora in poi le sezioni e i gruppi professionali avranno dunque un totale di 36 delegati ciascuno.
Per stimolare il discorso portato avanti in seno ai gruppi professionali e alle sezioni è necessario riorganizzare anche la Conferenza dei presidenti. In sostituzione all’attuale Conferenza, che prevede il riunirsi di tutti i presidenti delle sezioni, dei gruppi professionali e delle associazioni di specialisti due volte l’anno prima dell'Assemblea generale, d’ora in poi si terrà una volta l’anno una conferenza delle sezioni e una dei gruppi professionali. Entrambe le conferenze avranno inoltre d’ora innanzi diritto di proposta nei confronti della Direzione. Le due conferenze saranno presiedute o dirette dai rispettivi presidenti, in modo alternato. I presidenti delle associazioni di specialisti parteciperanno automaticamente al consiglio del gruppo professionale a cui appartengono e potranno prendere parte anche alla conferenza dei gruppi professionali e all’Assemblea dei delegati, purché siano stati eletti quali delegati dal rispettivo Consiglio del gruppo professionale.

Chiarire le responsabilità e unire le forze

  • Comitato e organo di direzione: la Società centrale è ora suddivisa nei tre ambiti operativi: politica societaria, norme e servizi. L’attuale Direzione, ora denominata Comitato, rappresenta il più alto organo direttivo strategico e in futuro dovrà focalizzarsi ancor più sulla strategia societaria. L’attuale Segretariato generale, ribattezzato organo di direzione, provvede, con una cinquantina di collaboratori, allo svolgimento degli affari operativi.
  • Gruppi professionali: i due gruppi professionali Architettura (GPA) e Ingegneria civile (GPI) manterranno le rispettive denominazioni. Per quanto concerne gli altri due gruppi professionali, si è invece deciso di semplificare le nomenclature; il gruppo professionale Tecnica/Industria (GPTI) è stato ribattezzato semplicemente Tecnica (GPT), mentre il gruppo professionale Suolo/Acqua/Aria (GPSAA) d'ora in poi si chiamerà Ambiente (GPAmb). I gruppi professionali si orientano sempre più alla strategia della Società centrale e continuano ad occuparsi di questioni professionali specifiche, elaborano profili professionali, scoprono e definiscono le esigenze in materia di perfezionamento professionale ed esprimono la propria opinione sulle esigenze legate alla politica professionale.
  • Sezioni: le sezioni sono e restano organizzazioni indipendenti dalla Società centrale. Esse discutono con le autorità locali, i politici e gli istituti di formazione, illustrano argomenti di portata locale e mirano all'integrazione regionale e culturale specifica della politica societaria e dei temi strategici della SIA. D’ora in poi le sezioni saranno appoggiate dalla Società centrale grazie a un ufficio di coordinamento. Attualmente si sta verificando anche un eventuale sostegno finanziario, in particolare alle sezioni di piccole dimensioni.
  • Associazioni di specialisti: anche le associazioni di specialisti SIA restano organizzazioni indipendenti, incaricate di curare lo scambio di informazioni tecniche e specialistiche per e con la SIA. Le associazioni di specialisti sono coinvolte nel contesto societario tramite i gruppi professionali e d’ora in poi potranno appartenere a un gruppo professionale soltanto.
  • ZN e ZO: con la decisione dell’AD, formulata il 4 maggio 2012, la Commissione centrale delle norme e dei regolamenti (ZNO) è stata sciolta e sostituita da due commissioni centrali indipendenti: la Commissione centrale delle norme (ZN) e la Commissione centrale dei regolamenti (ZO) (cfr. TEC21 38/2012 e Tracés 17/2012) Le mansioni dell’ambito regolamentare si distinguono infatti in modo netto da quelle dell’ambito tecnico. La separazione dei due ambiti permette di considerare e svolgere in modo più mirato e puntuale le rispettive mansioni.

Focus sull’affiliazione in qualità di membro
Le affiliazioni come membro individuale, come ditta e come membro d’onore sono categorie chiare, conosciute e ormai rinomate tra gli specialisti e non. Per contro, l’affiliazione come associato o come partner suscita qualche perplessità, anche all’interno della SIA. La mancata chiarezza comporta nell'utilizzo del titolo numerosi malintesi. Succede ad esempio che i membri associati utilizzino l'etichetta SIA anche se, stando alle qualifiche, non sarebbero autorizzati a farlo. In questo modo, l’etichetta rischia di perdere forza e valore. Le categorie «membro associato» e «membro partner» devono pertanto essere eliminate. Per coloro che hanno già aderito alla Società in qualità di membri associati il Comitato definirà la procedura per l’ammissione definitiva in qualità di membri individuali. In futuro, al posto dei membri partner, la SIA cerca partner attivi con cui cooperare. Coloro che si sono affiliati come membri partner possono diventare partner della SIA, se soddisfano i necessari criteri. Per gli studenti è stata creata una specifica categoria di affiliazione. In questo modo è possibile fidelizzare con tempismo le giovani leve della costruzione e della progettazione. Finora gli studenti hanno aderito alla Società in qualità di membri associati, in questa categoria tuttavia non è stato possibile dedicare al gruppo le necessarie attenzioni.
Lo Sviluppo organizzativo 2012 sarà presentato il 10 novembre 2012 all’Assemblea dei delegati che delibererà in merito.