04.01.2010 | Hans-Georg Bächtold

La pianificazione del territorio: progettazione comune del nostro spazio vitale

Partecipare allo sviluppo del territorio svizzero è uno dei cinque temi prioritari individuati dalla sia. Essa intende influire maggiormente sul riassetto delle basi legali in materia di pianificazione del territorio e, di conseguenza, sul futuro sviluppo dello spazio vitale svizzera. Ma cosa si intende per pianificazione del territorio?

La pianificazione del territorio va oggi intesa come un insieme completo di strumenti atti alla ricerca di un utilizzo più ragionevole, per il mondo di oggi e di
domani, del nostro spazio vitale. Non va però dimenticato che la vita umana è impensabile senza sollecitazione dello spazio. La pianificazione del territorio si muove pertanto in un campo minato: da un lato, lo spazio viene utilizzato e modificato e, dall’altro, deve essere conservato e tutelato. é compito della pianificazione del territorio indicare percorsi affinché l’utilizzo del territorio stesso non conduca alla perdita della qualità abitativa delle nostre località, delle numerose funzioni della natura e della bellezza dei nostri paesaggi. Si tratta di un compito estremamente complesso, con una spiccata dimensione politica. Gli sviluppi territoriali e la sollecitazione del suolo – bisogna sempre tenerlo presente – sono strettamente connessi con l’attuale sistema di valori e le scelte auspicate per il futuro, ovvero con il pensiero e l’agire politico. Su questo sfondo, la partecipazione delle persone interessate e coinvolte - chiamate a discutere, diffondere la consapevolezza e riflettere in maniera unita – è molto importante (pianificazione «dall’alto» e «pianificazione dal basso» intesa come partecipazione), perché tutte le decisioni devono passare attraverso la cruna dell’ago della politica.

Pianificazione del territorio significa sviluppo della piazza economica

Oggi, e sempre più in futuro, la competitività di una regione dipende dalla qualità delle condizioni territoriali, ovvero dalle sue opere, dalle sue infrastrutture e dal suo paesaggio. Quanto maggiori sono gli investimenti e gli interventi rivolti in tal senso, tanto più importante diventa utilizzare il nostro territorio in maniera intelligente. Utilizzo intelligente va inteso – e ciò vale anche per le numerose aree svizzere di frontiera – come utilizzo comune. Solo in questo modo è possibile soddisfare i maggiori e molteplici requisiti posti al nostro limitato territorio. L’uso comune, inoltre, risponde all’esigenza di un rapporto parsimonioso con le nostre risorse esauribili e segue anche il principio economico, un proposito importante in un periodo di risorse finanziarie limitate.

Un utilizzo comune presuppone un’azione comune a livello di pianificazione e realizzazione. In tal senso, la pianificazione del territorio fornisce un contributo determinante, permettendo così – bisogna ricordarlo

  • di porre le basi per il mantenimento della competitività della piazza:
  • per lo sviluppo economico
  • per la qualità abitativa delle località
  • per la progettazione dei nostri paesaggi rurali
  • per la crescita individuale delle persone
  • e non ultima – sulla base dello stretto legame tra pianificazione del territorio e tutela ambientale – anche per la qualità dell’ambiente e della vita.

 

Sviluppo centripeto degli insediamenti

Dopo una lunga fase di suburbanizzazione, si delinea da alcuni anni la tendenza alla riscoperta delle città. Tale sviluppo va di pari passo con la rivalutazione dei centri cittadini, accompagnata da migliori utilizzazioni e maggiori attività all’interno degli spazi urbani.
L’obiettivo dello sviluppo del territorio svizzero è quello di utilizzare meglio le aree di insediamento esistenti, impiegando a tal fine – in maniera più efficace – gli strumenti già disponibili e rafforzando la fase attuativa. Questo è anche l’obiettivo dell’attuale revisione della legge sulla pianificazione del territorio LPT 1979 (si veda a proposito il parere esposto dalla SIA su Tec21, n. 45-46). Le città vengono ampliate e trasformate. Esigenze crescenti, utilizzazioni più intense, volumi di costruzione più grandi e attività più numerose causano maggiori «carichi». Sorgono domande come ad esempio: quali sono le priorità da assegnare nel campo minato fra concentrazione e idillio, poste le premesse di sviluppo territoriale, tutela ambientale, energia e sostenibilità? come è possibile risolvere il dilemma fra l’obiettivo di pianificazione territoriale rappresentato dalla concentrazione degli insediamenti esistenti, il compito di salvaguardare la biodiversità e il desiderio della popolazione di conservare quanto le è familiare? Quali fattori determinano la qualità di vita degli abitanti?
Al riguardo c’è bisogno di conoscenze e interventi. La SIA, con i propri esperti nel settore «Opere e spazio vitale organizzato in Svizzera», intende attivarsi e impegnarsi nei prossimi anni affinché siano prospettate soluzioni eccellenti e condivise per lo sviluppo centripeto degli insediamenti. L’obiettivo sono insediamenti accoglienti, che permettano il rispetto delle risorse e il risparmio energetico.

Sviluppo territoriale oltre i confini

Molti fattori indicano che l’influenza degli enti territoriali, e quindi dei confini, in futuro diminuirà. Talesviluppo deve essere considerato un’opportunità, perché obbligherà a una cooperazione a tutti i livelli. ciò significa che non solo dovremo informare i nostri vicini sui nostri progetti, ma che dovremo pianificare e realizzare insieme lo sviluppo territoriale. Il potenziale degli elementi comuni e unificatori deve essere percepito e sviluppato oltre i confini nazionali, cantonali e comunali, nel rispetto delle differenze e delle tradizioni.

Saranno i fatti a parlare

Nei compiti elencati risiedono il significato e le sfide della pianificazione del territorio, nell’ottica di una progettazione comune del nostro spazio vitale. e proprio con gli strumenti della pianificazione del territorio andranno risolti i futuri problemi del nostro spazio vitale. Ne consegue così un cambio di prospettiva: la pianificazione territoriale non si deve limitare alla pura determinazione delle superfici da utilizzare, ma contribuire a coordinare attività efficaci sul territorio, considerando le numerose possibilità di regolare i comportamenti umani. Tuttavia, la pianificazione del territorio assume un ruolo chiave solo nel momento in cui riesce a produrre dei fatti.
L’obiettivo principale della pianificazione del territorio e dello sviluppo territoriale è, e rimane, non solo quello di pianificare, ma anche di realizzare: saranno i fatti a parlare!