21.08.2018 | sia online | Daniele Graber

Formazione continua: BIM ed esercizio della professione

La formazione continua è un aspetto importante per garantire la qualità delle proprie prestazioni professionali. L’evoluzione tecnologica, in particolare, impone un continuo aggiornamento delle proprie conoscenze. Pure in taluni Paesi dell’Unione europea la formazione continua rappresenta una condizione sine qua non per l’esercizio della propria professione.

Building Information Modelling

Anche nel settore della costruzione, l’evoluzione tecnologica è sempre più presente. Basti pensare all’evoluzione della qualità dei materiali, un fattore che consente un sempre maggiore risparmio energetico, o alla domotica che gestisce gli impianti elettrici di una costruzione in modo sempre più automatizzato. Nel settore della progettazione, l’evoluzione tecnologica è pure presente, ad esempio tramite il sistema Building Information Modelling (BIM). Anche se non va trascurata la «componente moda», è indubbio che via sia una progressiva e inevitabile tendenza alla gestione informatizzata della progettazione e della realizzazione di un edificio.

Di conseguenza, gli architetti, gli ingegneri e pure gli urbanisti e i pianificatori sono obbligati a formarsi in questo ambito se non vogliono essere estromessi da determinati mercati, in particolare nel caso di grandi progetti.

La SIA, sezione Ticino, nell’ambito della cooperazione tra la Conferenza delle Associazioni tecniche del Cantone Ticino (CAT) e il Dipartimento DACD della SUPSI, si è attivata a favore dei propri membri. Le associazioni professionali degli architetti, degli ingegneri e delle professioni apparentate hanno concluso una convenzione comune con la SUPSI per offrire insieme corsi di formazione continua in ambito BIM. Siamo ancora agli inizi. Le esigenze dei committenti e dei professionisti determineranno l’entità e il genere di corsi da proporre in futuro.

Accesso al mercato La formazione continua è un criterio determinante ai fini dell’esercizio di una professione. In Svizzera tale criterio vale in particolare per il gruppo professionale dei medici. A livello europeo invece, anche nel settore dell’architettura e in particolare dell’ingegneria, il legislatore tende a fissare delle regole che impongono una determinata formazione continua per poter continuare ad esercitare la propria professione.

In Italia ciò è ad esempio il caso per gli ingegneri. Il Regolamento nazionale per l’aggiornamento della competenza professionale degli iscritti agli albi degli ingegneri prescrive infatti l’obbligo di aggiornamento delle proprie competenze professionali.

Malgrado l’esistenza di prescrizioni europee, in Svizzera il Consiglio federale non ha ancora intrapreso la via di codificare l’obbligo della formazione continua. Il sistema svizzero ritiene che siano i professionisti e le loro associazioni professionali a dover garantire un aggiornamento continuo delle conoscenze professionali, l’unico motore sensato per restare competitivi. Per maggiori informazioni, consultare il sito di

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